Ovvero: come fare i bagagli e lasciarsi tutto alle spalle (di nuovo, ma stavolta per amore!) senza mai trovarsi a pensare d’aver fatto una cazzata

Friday, November 04, 2005

Slow Food

Ieri sera Sean ha voluto mangiare nel ristorantino italiano non lontano da casa. Malgrado io sia totalmente contraria allo spaghetto all'estero, ho dovuto cedere mio malgrado, visto che in fondo era il suo compleanno e aveva diritto di scelta.
Il ristorante e' molto piccolo ma accogliente. Pochi tavoli - potevano essere 8, 10 non di piu' - e per fortuna nessun richiamo patriottico tipo tricolori o mandolini.
Al contrario, un'atmosfera molto casalinga e genuina che da sola rendeva bene l'idea del Belpaese senza essere stucchevole e, se non avessi sentito il vociferare olandese dei nostri vicini di tavolo, avrei potuto pensare di trovarmi un una trattoria toscana, o giu' di li'.
Fantastico il cameriere che, non parlando che pochissime parole di olandese, conversava amabilmente con i suoi clienti in italiano, senza che questi si scomponessero minimamente della cosa e, anzi, erano loro a sforzarsi di parlare italiano con lui.

Oggi pomeriggio torniamo in Germania e restiamo per il fine settimana perche' Sean ha bisogno di alcuni documenti per la dichiarazione dei redditi (che, a-ehm, doveva essere consegnata qualche mese fa!).
Inutile dire che non vedo l'ora.

La parola di oggi e' Bioscoop, cinema.
Tot ziens

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